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Al Campus di Savona, “Be Sm/ART”, l’Arte al servizio della Smart City

Da questa settimana fino a fine novembre, presso il Campus Universitario di Savona, il Progetto di ricerca transdisciplinare promosso da Radicate, Associazione per la Ricerca sull’Arte e la Cultura Contemporanea in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria del Campus di Savona (Università di Genova) e il supporto di IPS S.c.p.A., Agenzia di Sviluppo del territorio savonese, con la partecipazione dell’associazione d’arte contemporanea Cherimus (Isamit Morales, Matteo Rubbi, Emiliana Sabiu, Carlo Spiga) e della compagnia teatrale di Savona Cattivi Maestri.

Da un’idea di Tiziana Casapietra, Be Sm/ART è una sperimentazione che pone la creatività al servizio della ricerca scientifica condotta dalla Facoltà di Ingegneria al Campus di Savona (Università di Genova) sul tema della città sostenibile.

Grazie a una microgrid (microrete) energetica intelligente, che ottimizza i flussi energetici, il Campus Universitario di Savona rappresenta un vero e proprio laboratorio per sperimentare la Smart City, la città intelligente e sostenibile in futuro replicabile su più ampia scala. Progettato dall’Università di Genova e realizzato da Siemens, si tratta del primo esempio di microgrid in Italia attuato in uno spazio, quello del Campus di Savona, paragonabile a un quartiere cittadino con funzioni urbanistiche differenziate.

Gli artisti selezionati, tutti affermati sulla scena internazionale dell’arte, sono stati invitati a confrontarsi con il concetto della Smart City in collaborazione con gli ingegneri del Campus. Non può esistere una città intelligente in cui arti e cultura non giochino un ruolo fondamentale.

A iniziare da questa settimana e per i prossimi due mesi, gli artisti condurranno dei workshop al Campus di Savona, coinvolgendo i giovanissimi allievi della compagnia teatrale savonese Cattivi Maestri. Saranno infatti i bambini di oggi a fruire della Smart City del futuro progettata dagli ingegneri.

Al termine del periodo di interazione tra le diverse discipline, si darà vita a un grande spettacolo pubblico tramite il quale veicolare in senso creativo i risultati di questa collaborazione sperimentale che affianca le esperienze più innovative dell’arte contemporanea agli studi ingegneristici più avanzati sulla città intelligente e sostenibile.

Lo spettacolo che si terrà in data da stabilire e comunque entro il mese di novembre 2015 avrà come scenario avveniristico quello del Campus universitario e come “attori” i veri abitanti del luogo: studenti, docenti oltre agli artisti e agli attori coinvolti. Il Progetto si articola in tre fasi che si svolgeranno tutte al Campus e durante questa settimana viene avviata la fase  1.

– Fase 1. Workshop in collaborazione con la compagnia teatrale Cattivi Maestri e con i giovanissimi allievi che abitualmente partecipano alle attività del teatro. Ai bambini verrà chiesto di immaginare e dare espressione alla loro Smart City ideale.

– Fase 2. Studio delle città immaginate dai bambini e realizzazione di alcune di queste invenzioni artistico/tecnologiche. La fase 2 vedrà artisti, studenti e docenti della Facoltà di Ingegneria lavorare insieme all’interno del Campus, per elaborare la scaletta dello spettacolo finale a partire dalle “situazioni” messe in scena durante la Fase 1 con gli allievi della compagnia teatrale Cattivi Maestri.

– Fase 3. Allestimento e realizzazione dello spettacolo finale.

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