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Dalla Scandinavia ad Andora, la sfida del “vichingo” Bjorn Heyerdahl, per un mondo ecosostenibile

È una lunga storia d’amore, quella che lega la frazione andorese di Colla Micheri e la famiglia norvegese Heyerdahl. Fu nell’antico e suggestivo borgo che si affaccia sul mare che, nel 1958, il grande esploratore, antropologo, regista e scrittore Thor Heyerdahl decise di trasferirsi, dopo essere rimasto affascinato dalla magia del villaggio medievale rimasto intatto nel tempo. È qui che scelse di vivere, acquistando numerosi edifici e ristrutturandoli nel corso degli anni. La storia racconta che l’avventuriero, mentre era intento ad attraversare i cinque continenti, rimase innamorato dalla posizione e dal panorama che si possono godere dalla frazione di Andora, all’epoca scarsamente collegata con il resto del territorio.

Qui tuttora risiede suo figlio Bjorn, dopo decenni trascorsi tra Africa, Nord America, e in viaggio per il mondo, proprio come il genitore.

“Discendiamo da una dinastia vichinga che dura da oltre quaranta generazioni, l’esplorazione e la scoperta sono nel nostro dna”, afferma Bjorn, stringendo tra le mani una copia del blu-ray di “Kon-Tiki”, maxi produzione cinematografica internazionale nominata per l’Oscar nel 2012 e dedicata alla spedizione del Kon-Tiki del 1947, raccontata dal padre.

La famiglia Heyerdahl è un pezzo importante della storia norvegese e mondiale. Nel 2011, gli archivi di Thor Heyerdahl, contenenti 238 collezioni da tutte le latitudini, sono stati aggiunti al registro UNESCO “Ricordi del Mondo”: una raccolta di fotografie, diari, lettere private, progetti di spedizioni e avventure, articoli di giornali, libri originali e manoscritti, dal 1937 al 2002, amministrata dal Museo Kon-Tiki e della Biblioteca Nazionale della Norvegia con sede a Oslo.

Quando non si diletta con i restauri e con la creazione di manufatti in legno, Bjorn Heyerdahl si occupa di ambiente, promuovendo importanti progetti e soluzioni eco-sostenibili in Asia, in Africa e in diversi altri paesi del globo. Prospettive green ed ecologiche: è proprio da qui, dalla meravigliosa e incontaminata atmosfera di Colla Micheri, che parte la sua sfida per salvare il pianeta. La sua abitazione nel borgo antico, vero e proprio museo ricco di cimeli storici e di testimonianze delle mille avventure del padre e della sua famiglia, funge da quartier generale, dal quale nascono le idee e prendono forma le sue iniziative su scala mondiale: dalla piantumazione di un milione di alberi in Myanmar per contrastare le emissioni dannose, alla creazione di villaggi energeticamente indipendenti in Africa, per donare una vita migliore a migliaia di persone. Non solo intorno al mondo, ma anche in Liguria, grazie a progetti per la valorizzazione del territorio, e per la promozione di scambi culturali e commerciali tra imprese della Riviera e della Norvegia, le due terre che Bjorn Heyerdahl ama di più.

Il legame con la frazione di Andora lo ha visto impegnarsi per la realizzazione di un parco naturale che domina il litorale, in cui si trova un monumento alla memoria di suo padre Thor, e di un progetto per sperimentare un sistema di contrasto degli incendi che, sovente, devastano il ponente. Così che le colline andoresi possano “fungere da modello per altri territori, sul profilo della tutela ambientale”. L’obiettivo, rendere il mondo un posto migliore, partendo da Colla Micheri. In una lunga storia d’amore che prosegue ancora, più forte che mai.

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