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Berlangieri (UPA): “Ottima estate, ma serve ripensare la proposta turistica per l’autunno”

Bilancio positivo per la stagione turistica. A confermarlo sono le parole di Angelo Berlangieri, Presidente dell’Unione Provinciale degli Albergatori di Savona.

“La stagione turistica dell’estate 2015 è andata bene, in linea generale, per il ponente ligure e per tutto il territorio regionale. Questo è stato possibile grazie alla complicità di una serie di fattori, a cominciare dal clima. Rispetto allo scorso anno, infatti, in cui si era verificato un clima freddo e quasi autunnale con molte piogge, questa estate abbiamo registrato il luglio e l’inizio agosto più caldi di sempre. Inoltre, ha influito anche il fatto – da non sottovalutare – che in altre parti del mondo, competitor della riviera ligure in materia di turismo, stiano attraversando periodi difficili dal punto di vista economico e geopolitico, venendo così ‘segnate in rosso’ sulla cartina delle possibili destinazioni turistiche”.

Quest’ultimo, evidenzia Berlangieri, è un elemento da tenere in grande considerazione, per quel che concerne l’aspetto della comunicazione e le sue ricadute.

“Si prenda per esempio la caduta di immagine della Grecia, che sta sì vivendo un momento di difficoltà, di cui si parla abbondantemente sulle cronache internazionali, che ha avuto conseguenze sull’industria del turismo. Poco importa che la situazione non abbia avuto influenze dirette sulle isole e sulle altre mete turistiche greche: la paura generata dal battage comunicativo della crisi economica ha provocato una contrazione del flusso turistico, con conseguente danno economico. Per questo bisogna fare molta attenzione, specialmente quando parliamo delle nostre realtà, evitando di dare troppa enfasi alle criticità, che rischiano di non attirare i turisti sul nostro territorio”.

Una parte non trascurabile dei buoni risultati del turismo in Liguria nel 2015, anche i provvedimenti adottati dagli addetti ai lavori.

“Infine, ultimo ma non in ordine di importanza, il merito del buon andamento della stagione è da attribuirsi al lavoro fatto dal settore turistico del ponente ligure negli ultimi anni, che sta portando i suoi frutti. Questo, assieme a un’insieme di altri fattori ha fatto sì che il segno dell’estate 2015 fosse positivo, con parecchie richieste anche a fine stagione e verso settembre”.

Il quesito più importante, ora, riguarda cosa succederà in autunno.

“Da qualche anno, con il termine dell’estate la situazione inizia a essere più preoccupante per la zona del ponente ligure e del savonese che, salvo alcune aree particolari che hanno saputo diversificare l’offerta – il finalese, per esempio, con il turismo outdoor – ancora non è riuscita a creare un percorso di destagionalizzazione. È necessario innovare il prodotto e i processi per posizionarsi meglio sul mercato. La mancata innovazione del prodotto turistico, che si è stratificata negli anni, ci ha reso poco competitivi nella bassa stagione, rimanendo così ancorati a una modalità di proporsi ormai superata dal mercato. È un difetto di conoscenza di notorietà, ma anche di difetto di competitività: questa è la grande sfida per il nostro territorio, e anche per la nostra associazione di categoria. Dobbiamo cambiare completamente la strategia, perché non possiamo permetterci di perdere quote di mercato”.

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