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Crollo ponte, l’on. Foscolo: “Ponente ligure pesantemente colpito, servono interventi rapidi”

Un ponente ligure “pesantemente colpito” e che rischia di essere ulteriormente isolato. Coglie il grido d’allarme lanciato dagli industriali savonesi e lo rilancia nelle aule del Parlamento, l’on. Sara Foscolo, deputata ligure della Lega, intervenuta alla Camera dei Deputati nel dibattito sul crollo del ponte “Morandi” di Genova.

“Un’emergenza viaria e infrastrutturale che colpisce la città metropolitana di Genova e tutta la regione, che oggi si trova spaccata in due e priva di un collegamento di importanza cruciale. Anche il ponente ligure, territorio che mi onoro di rappresentare, è pesantemente colpito e, in una realtà dove le infrastrutture sono da sempre carenti, rischia di essere ulteriormente penalizzato e isolato”, ha affermato la parlamentare originaria di Pietra Ligure.

Di fronte alla Camera riunita, l’on. Foscolo ha anche menzionato l’Unione Industriali di Savona.

“Come ha recentemente evidenziato il direttore dell’Unione industriali di Savona, Alessandro Berta, le aziende del ponente devono compiere un percorso che complessivamente ammonta a 110 chilometri in più per raggiungere il nostro territorio, con notevoli costi sui bilanci, una situazione critica che non può prolungarsi nel tempo, per scongiurare il rischio di pesanti ricadute sull’economia e sull’occupazione”.

Secondo la deputata, le istituzioni devono “continuare ad agire per affrontare e risolvere questa difficile situazione” con “provvedimenti urgenti”, tra i quali l’istituzione di una zona logistica speciale per le strutture afferenti al porto di Genova e non solo con agevolazioni fiscali, il finanziamento alle imprese danneggiate per danni diretti e indiretti, l’esenzione dai tributi sugli immobili della zona rossa, l’esenzione del pagamento del pedaggio, su tutte le strade a pagamento, per i veicoli delle associazioni di volontariato, l’ampliamento dei poteri del commissario, lo stanziamento di risorse per il potenziamento del trasporto pubblico e per l’adeguamento del sistema sanitario”.

“C’è un disperato bisogno di opere essenziali, non faraoniche ma funzionali. Penso al ponte, alla Gronda, al terzo valico, alle bretelle per collegare il ponente con il Piemonte, per garantire ai cittadini liguri la possibilità di usufruire di collegamenti degni del nuovo millennio e per interrompere un isolamento che perdura da tanto, troppo tempo. Analoga alta attenzione va riservata alla manutenzione e al controllo dell’esistente. Ricordo che la sola area metropolitana di Genova ha 1.172 tra ponti e viadotti, con 1.035 chilometri di strade; ci sono 366 ponti nella sola Genova; a questi si aggiungono le gallerie autostradali, che in Liguria sono 152, più di Germania, Francia e Regno Unito insieme, 67 solo nel tratto tra Savona e Ventimiglia. I cittadini hanno il diritto di sapere il grado di sicurezza di quelle strutture che percorrono ogni giorno”.

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