“Il settore dell’edilizia, purtroppo, è ancora ben distante da una possibile ripresa”.

Parole amare, quelle di Elio Guglielmelli, Presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Savona, in merito allo stato di salute del settore edile in provincia di Savona e, più in generale, in Liguria.

“Per quanto riguarda la parte privata, si registra un piccolo trend positivo ormai stabile nell’ambito delle ristrutturazioni, anche grazie a incentivi fiscali per recuperi funzionali e per il risparmio energetico; si tratta di un settore che ancora riesce a soddisfare una parte del mercato, che fortunatamente resiste. Purtroppo si stanno perdendo le professionalità legate alle nuove costruzioni, i carpentieri e i ferraioli, poiché il mercato del ‘nuovo’ è fermo, tanto nel privato quanto nel pubblico: il primo sconta l’aumento vertiginoso delle tassazioni della casa, che a partire dal governo Monti hanno colpito tutto il settore, al quale si unisce un ricambio di prima casa che da solo, sul nostro territorio, non basta a tenere in piedi una parte di mercato fondamentale. Inoltre, vi è una quasi totale assenza di progetti pubblici, che di conseguenza ha bloccato l’edilizia degli appalti pubblici, pressoché scomparsi, senza dimenticare la problematica degli eccessi di ribasso”.

Per vedere la proverbiale luce alla fine del tunnel, per il leader degli industriali savonesi, serve attendere ancora.

“Al momento, spiace notare che non ci sono segnali di ripresa. Temo servirà attendere ancora molti anni affinché si possa tornare a livelli di sostenibilità nell’edilizia, senza auspicare di tornare ai picchi positivi che caratterizzarono gli anni prima della crisi, che difficilmente torneranno”.