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Il futuro del turismo visto da Laigueglia: “La pensione completa è morta”

Villa Ida è un complesso nato dai nonni dell’attuale titolare. Due decenni fa una moderna ristrutturazione in grado di fornire oggi centro benessere, relax e zona bambini. Una struttura a due passi dal mare di Laigueglia gestita con pulizia ed eleganza dalla famiglia di Paolo Buscaglia. Un imprenditore turistico che offre lavoro a 12 persone durante la piena stagione e guarda al futuro senza nascondersi:

“Il modello Liguria deve svoltare”.

Il ragionamento del titolare di Villa Ida è quello di una riviera che per decenni ha vissuto sul turismo invernale durante i mesi di fine inverno e primavera incamerando fatturati preziosi. Oggi quella clientela non esiste più: “Restare aperti nel periodo di maggiore rigidità climatica significa rischiare perdite economiche significative” dichiara Paolo Buscaglia.

A Laigueglia il Comune ha fatto propria una frase pronunciata dal fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, che mette al primo anello della catena turistica il residente in grado di decretare le fortune ricettive del sito in cui vive grazie alla cura e all’amore destinato alla propria cittadina. Da lì, quasi al confine tra le province di Savona e Imperia, Paolo Buscaglia lancia però la sua previsione senza indugi:

“La pensione completa è morta”.

L’albergatore sostiene che quella sia la formula del soggiorno vecchia maniera. Oggi il mercato chiede altro e in modo particolare traguarda a una maggiore flessibilità

“Tuttavia sarà un problema perché è solo la pensione completa che regala posti di lavoro e occupazione pesante in un territorio già minato dalla crisi. Ma in tutti gli andamenti esistono dei cicli e quello del turismo da lungo periodo è finito. Dobbiamo rassegnarci e reinventare la proposta. L’albergo del futuro? Mezza pensione o solo base per il riposo notturno”.

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