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Il modello Sassello: non solo amaretti

“Un borgo bello da vivere: Sassello, la dolce vita” è il progetto che il Gruppo Tecnico Cultura di Confindustria ha voluto dedicare alle aree interne ad alto impatto. Luoghi che spesso soffrono di spopolamento e denatalità ma che, in presenza di determinate caratteristiche legate al contesto culturale e al tessuto imprenditoriale, possono avere o ritrovare un forte slancio sociale.

A partire dal 2022, insieme al Touring Club Italiano, Confindustria ha individuato alcuni borghi, in cui il connubio vincente tra sistema culturale e imprenditoriale è in grado di generare un evidente valore aggiunto e condiviso con la collettività. Dopo Spello, Guarene e Soveria Mannelli, la prossima tappa toccherà la Liguria, con il borgo storico di Sassello. Un luogo dotato di storia, fascino e bellezza in cui sono attive diverse realtà imprenditoriali che, nonostante le complessità logistiche, sono state in grado di rafforzare la propria presenza anche sui mercati internazionali. Inoltre, il borgo vive e produce all’interno di un clima di fiducia e dialogo tra il settore pubblico e privato, facendone leva per una crescita a beneficio comune.

Pertanto, l’appuntamento è per venerdì 24 marzo alle ore 16, presso la “Casa del Parco Foresta della Deiva“, in località Foresta della Deiva, a Sassello. In programma, una riflessione condotta su più capitoli con la moderazione giornalistica di Nicoletta Picchio, firma del Sole 24 Ore. Obiettivo, un paese e la propria comunità sotto i riflettori per dibattere del fare impresa in un territorio del profondo entroterra.

La sintesi del presidente dell’Unione Industriali, Angelo Berlangieri:

“Non una scelta casuale, quella di Sassello. Lì operano alcune imprese, fiore all’occhiello della nostra associazione. Il riferimento alla dolce vita del titolo, ovviamente, riconduce all’economia per eccellenza di quel territorio, l’industria dolciaria dell’amaretto. Il monito di questa giornata, però, va ben oltre lo spirito bucolico che non interessa all’Unione Industriali. Gli imprenditori, anche in questa parte di Liguria, denunciano i disagi di collegamenti materiali e immateriali che ne limitano lo sviluppo. Fondamentale il dialogo con gli interlocutori diretti, nel caso specifico i rappresentanti di Anas. L’attaccamento alle origini, tuttavia, risulta straordinario e per molte attività è stato il vero motore di investimento, senza puntare su destinazioni differenti in cui le condizioni sarebbero state decisamente più vantaggiose. Ecco, la vera tipicità di un paese in cui c’è molto di più rispetto al “bello” che cattura il turista in alcune ore di visita”.

Tra i relatori di un’esperienza nazionale anche la presidente del Gruppo Giovani dell’Unione Industriali, Agata Gualco:

“Recentemente, come famiglia, abbiamo compiuto un investimento economicamente molto significativo ampliando il capannone aziendale. L’abbiamo fatto per la convinzione che il sistema Sassello, inteso come gioco di squadra tra istituzioni, territorio e collaboratori, sia un valore aggiunto e inimitabile. Tuttavia, non dimentichiamo le criticità che non possono più attendere una soluzione e da quelle avviamo la discussione”.

 

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