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La meta preferita sui motori di ricerca? “È Finale Ligure”

Parola d’ordine: “Fiducia”. È il sentimento più forte alla vigilia della stagione 2017 del turismo savonese. A tracciare previsioni e rendere pubblici i primi dati è Angelo Berlangieri, presidente dell’Unione Albergatori della Provincia di Savona:

“I fine settimana di marzo sono andati bene e le prenotazioni per i ponti di primavera inducono alla speranza. Contiamo che il trend dello scorso anno possa essere ripetuto. Non sono ancora numeri pre crisi, ma non siamo lontanissimi”.

La positività, dunque, non riguarda soltanto il picco stagionale, ma già le settimane che anticipano l’estate:

“Sempre più, dietro al turismo, c’è una motivazione. Da anni, ormai, il solo mare non basta e non è un caso che tra i motori di ricerca su internet, dopo Genova e Cinque Terre, per la Liguria, ci sia Finale Ligure evidentemente sinonimo di outdoor” spiega Carlo Scrivano, direttore dell’Unione Albergatori.

Una scelta, quella del comprensorio finalese, scattata ormai due decenni fa e accresciuta costantemente da nuovi investimenti in termini di sentieristica e promozione sul fronte mountain bike, arrampicata, escursionismo.

“La promozione senza la sostanza non vale, se non vendi concretezza il successo resterà utopia” aggiunge Angelo Berlangieri che per Finale auspica un allargamento degli orizzonti geografici.

Obiettivo, questo, legato all’inseguimento di una crescita legata agli sport all’aria aperta, volano verso il nord Europa, non per forza etichetta da perseguire in tutte le località della riviera ponentina:

“È giusto che alcune mete possano andare al traino di Finale, ma non si vive soltanto di outdoor e soprattutto non si fanno presenza imitando gli altri. Ciascuno perfezioni la propria specificità, ma una propria specializzazione va comunque esaltata”.

All’interno di una provincia che storicamente conta una maggiore percentuale di turismo italiano, durante gli ultimi anni, il numero di stranieri sta aumentando in maniera significativa:

“La stagione 2016 ha ingrossato questa tendenza e ad aver contribuito al fenomeno innegabilmente è stata anche la congettura internazionale comprensiva dei drammatici episodi legati al terrorismo internazionale” ammette il presidente Angelo Berlangieri.

La Liguria e il Savonese hanno saputo cogliere quell’opportunità inaspettata e adesso rilanciano. Come? La formula è messa in campo direttamente dall’Unione Albergatori:

“I dettagli verranno forniti nelle prossime settimane, tuttavia, stiamo ragionando con un player di primissimi livello alla costruzione di una piattaforma in grado di commercializzare pacchetti precostituiti con oggetto le mete della nostra provincia. Non certo una fiacca concorrenza a Booking che vende camere, ma un progetto più strutturato perché proposte come Alassio o Savona siano inserite in percorsi specifici assieme alle mete italiane più celebri”.

Richieste ai governanti?

“Nulla di particolare, soltanto l’invito ad avere verso il turismo un approccio più economico e meno politico. Una Regione come la Liguria senza questo comparto sarebbe già morta”.

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