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L’intervento: Piano Casa, i nuovi incentivi

SVolta.net ospita, una volta al mese, l’intervento del Prof. Avv. Lorenzo Cuocolo, Professore nell’Università Bocconi, Avvocato amministrativista, titolare Studio Cuocolo (GE-MI), che farà il punto su alcune tematiche di attualità per il mondo dell’impresa.

PIANO CASA: I NUOVI INCENTIVI

Il 7 gennaio 2016, dopo una lunga serie di polemiche, è entrata in vigore la legge regionale n. 22 del 22 dicembre 2015, con la quale sono state introdotte alcune modifiche rilevanti alle disposizioni della originaria legge regionale n. 49/2009 sulle misure urgenti per il rilancio dell’attività edilizia e per la riqualificazione del patrimonio urbanistico-edilizio.

In estrema sintesi, si tratta della facoltà di accrescere la volumetria degli edifici esistenti, di demolirli e ricostruirli con premi di cubatura e di adeguarli agli interventi normativi di sostegno all’efficienza energetica e alle tecniche antisismiche. Si prospetta l’opportunità per le imprese di costruire e la possibilità, per chi è già proprietario di un immobile, di riqualificarlo.

Per dare certezze di applicabilità, il Piano Casa Liguria diventa permanente, non essendo più soggetto ad una scadenza temporale predeterminata.

Si prevede che le disposizioni operino in deroga alla disciplina dei piani urbanistici comunali vigenti o operanti in salvaguardia fino all’inserimento, nel piano urbanistico comunale vigente o ancora da sviluppare, di una specifica disciplina di agevolazione degli interventi di adeguamento e rinnovo degli immobili già esistenti. Si riafferma così la potestà dei Comuni di disciplinare all’interno dei loro piani urbanistici le misure di premialità del Piano Casa sulla base delle caratteristiche dei loro territori.

Tra le principali novità si evidenzia l’introduzione, al nuovo art. 7bis, di apposite agevolazioni per gli interventi di demolizione e ricostruzione.

Viene incentivata la riqualificazione di edifici collocati in aree soggette ad esondazioni e frane, la cui ricostruzione sia predisposta in aree sicure, mediante innalzamento della percentuale di incremento volumetrico dal 35% al 50%.

Si promuovono gli interventi che comportino, in aggiunta alla demolizione e ricostruzione di edifici a destinazione residenziale, la contestuale demolizione di serre abbandonate presenti nel territorio comunale, mediante innalzamento della premialità dal 35% al 45%.

Infine, per incoraggiare gli interventi anche nei comuni montani, le menzionate percentuali sono state elevate dal 50% al 60% per la demolizione di edifici esposti ad esondazioni e frane e dal 45% al 50% per gli interventi che prevedono demolizione di serre o recupero di territorio rurale.

Gli interventi di riqualificazione, e i relativi ampliamenti degli edifici, sono ammessi anche in tutti i parchi liguri, sotto il controllo dell’Ente parco. Permangono, tuttavia, tutti gli strumenti di controllo ambientale e in difesa del suolo e del paesaggio.

Rimangono le perplessità delle associazioni ambientaliste che sottolineano come tale intervento legislativo regionale si debba considerare un incentivo dell’edilizia in termini quantitativi e non qualitativi.

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