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Monitoraggio ambientale a Savona: la presenza delle navi Costa non incide sulla qualità dell’aria

Sono stati presentati oggi i risultati dello studio di monitoraggio ambientale della qualità dell’aria a Savona. L’iniziativa fa parte del protocollo di intesa che Costa Crociere, Comune di Savona ed Autorità Portuale di Savona hanno sottoscritto a novembre dello scorso anno per lo sviluppo sostenibile nel settore crocieristico a Savona. Una delle tre aree dell’accordo riguarda infatti la tutela ambientale.

Lo studio è stato commissionato da Costa Crociere a SIGE, società leader in Italia nel settore dell’ingegneria e monitoraggio ambientali, che collabora abitualmente con diversi enti della pubblica amministrazione.

Dai risultati ottenuti risulta che la presenza di navi Costa in porto a Savona non incide significativamente sulla qualità dell’aria dell’area urbana confinante con il Palacrociere. I valori di inquinanti rilevati nel corso del monitoraggio sono sempre ampiamente inferiori ai valori limite della normativa di riferimento per la qualità dell’aria negli insediamenti urbani (D. lgs. 155/2010).

Come premessa alla studio, è utile inoltre ricordare che le navi Costa Crociere operano nel pieno rispetto della convenzione internazionale MARPOL e del D. lgs. 152/2006, le uniche normative sulle emissioni in atmosfera in vigore nel settore marittimo.

“In linea con l’impegno che abbiamo condiviso per uno sviluppo sostenibile a Savona, abbiamo deciso volontariamente di far realizzare uno studio che fornisse dati precisi sull’impatto ambientale generato dalle nostre navi in città. I risultati del monitoraggio sono molto confortanti. Il nostro impegno per la tutela ambientale comunque continua attraverso molti altri progetti, a cominciare dalle due navi a LNG, il combustibile fossile più pulito al mondo, in consegna nel 2019 e 2020, la prima delle quali sarà posizionata a Savona“ – ha dichiarato Stefania Lallai, Sustainability and External Relations Director di Costa Crociere.

“Sono soddisfatto per il lavoro commissionato da Costa Crociere ad una società tra le più quotate nel panorama nazionale che ci permette di fotografare la situazione attuale in modo puntuale e che costituisce dunque una prima documentazione dello stato di salute dell’aria. Come già detto in altre occasioni, siamo convinti che lavorando tutti insieme, ognuno per la sua competenza, potremo cogliere l’obiettivo condiviso di proseguire nelle azioni di miglioramento continuo delle performance ambientali nelle attività portuali ” – ha dichiarato il presidente dell’Autorità Portuale di Savona Gian Luigi Miazza.

“In merito alla presentazione dei dati sulla qualità dell’aria da parte di Costa Crociere, considero un fatto positivo che l’azienda sia sensibile alle richieste della nostra comunità in tema di controlli ambientali. Naturalmente le indagini devono essere continue e altri monitoraggi dovranno essere messi in atto, ma intanto è importante cominciare ad acquisire dati” – ha dichiarato il Sindaco di Savona Federico Berruti.

La metodologia utilizzata da SIGE ha rispettato i più rigorosi criteri scientifici adottati per questo tipo di rilevazioni.
Il periodo di monitoraggio è stato di 5 mesi, da marzo a luglio 2015. In questo intervallo di tempo sono attraccate a Savona 89 navi Costa, con una particolare concentrazione nei mesi primaverili, in cui le navi fanno rientro nel Mediterraneo dopo aver operato durante l’inverno in destinazioni più calde, che hanno visto la presenza contemporanea al Palacrociere anche di 3 navi nello stesso giorno (5 aprile e 1 maggio).

La zona geografica oggetto del monitoraggio comprende un’area urbana che si estende dal lungomare Matteotti (Torre Leon Pancaldo) a via Turati, compreso il Belvedere e la parte interna di via Famagosta (nei pressi del teatro Chiabrera).

All’interno di quest’area sono stati posizionati in punti differenti, a diverse altitudini sino a 40 metri sul livello del mare, una serie di strumenti di rilevamento dei principali inquinanti dell’aria: una cabina di monitoraggio continuo per la determinazione di biossido di zolfo (SO2), biossido di azoto (NO2) e benzene, identica a quelle utilizzate abitualmente per i monitoraggi nei centri urbani; un campionatore sequenziale per la determinazione giornaliera di polveri (particolato totale sospeso) e metalli (nichel e vanadio); 13 campionatori passivi (radiello) sempre per biossido di zolfo (SO2) e biossido di azoto (NO2).

I valori ottenuti sono stati inoltre sottoposti a validazione tramite test statistici in grado di correlare tra loro le diverse variabili coinvolte (direzione, velocità del vento, presenza navi e assenza navi). Da questo risulta che la concentrazione di alcuni inquinanti vari in funzione della presenza di navi in porto, della direzione del vento da sud e sud-est e dell’altitudine sul livello del mare, ma comunque sempre ampiamente entro i limiti di legge.

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