“Dai professionisti del settore fino agli hobbisti”. La proposta della Turco Silvestro di Albenga non ha limiti. È una storia di famiglia quella che va avanti ormai da più generazioni nel settore del terriccio. Ampia galassia in cui l’azienda è leader consolidata con un mercato iniziato attraverso i prodotti specialistici e declinato più recentemente anche al comparto della pure passione da giardino. Tutto con una filosofia guida:

“Mantenere alta la qualità della produzione. Abbiamo sempre fatto così e vogliamo proseguire con quella filosofia nonostante sia più facile abbassare l’asticella dei requisiti tecnici alzando quella del fatturato”, spiega Diego Turco, amministratore delegato della realtà ponentina.

Al timone oggi ci sono le nuove generazioni che guidano un’impresa da 17 dipendenti con oltre 4 milioni e mezzo di fatturato. Le difficoltà burocratiche di dialogo istituzionali, la pressione fiscale, il costo del lavoro subordinato sono forti al pari di una concorrenza aggressiva e giudicata spesso sleale con l’approdo su piazza di prodotti non certamente di pari qualità rispetto alla produzione vantata da Turco Silvestro, raccontano ad Albenga:

“La nostra sfida è catturare sempre più fette di mercato attraverso prodotti di alto livello e personale altamente qualificato, non solo nazionale”.

Ad affiancare i siti storici della la Turco Silvestro oggi a Villanova d’Albenga c’è un’altra azienda: la Green Recycling, attiva nel recupero di materiali naturali:

“Obiettivo costruire una vera e propria filiera improntata sul concetto di biologico e sano”.

Un lavoro duro, di fatica e grande attenzione. Ma all’interno dell’organico anche una presenza rosa, quella di Laima: professione segretaria. Numeri, formulari e tabelle rappresentano la sua quotidianità. La sintesi del suo impegno in azienda:

“Accolgo i clienti e controllo quanto entra in casa. Un modo maschile? Sì, ma a fare la differenza resta quella la professionalità e cerco di puntare su questa”.