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Regione Liguria, via libera alla legge sulla crescita “growth act”

Creare un ambiente economico competitivo ispirato al rispetto delle regole, alla libertà di impresa, alla tutela del consumatore utente e alla protezione della salute e dell’ambiente. Sono i cardini della Legge sulla crescita o Growth act, approvato oggi dalla giunta regionale.

“È una legge quadro che andrà declinata in singoli provvedimenti specifici” ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Edoardo Rixi che ha coordinato i lavori, tra i vari assessorati, nella stesura del provvedimento. “Un lavoro collegiale che ha portato a un progetto unitario fondato su un’idea comune di sviluppo per la nostra regione, per attrarre nuovi investimenti, dialogando con tutto il territorio: dall’impresa all’operaio”.

Nella vision della Legge sono comprese la semplificazione normativa e la riorganizzazione di tutto il sistema regionale, dei propri enti e società partecipate “per rivolgerne l’attività alle finalità ed agli obiettivi della presente legge e renderne l’azione più efficiente ed incisiva”.

Per attrarre investimenti, è prevista l’esenzione totale dell’IRAP fino a 5 anni (attivazione prevista di investimenti di 100 milioni di euro), sostegni economici alle imprese attraverso i fondi Ue e la stipula di accordi di localizzazione per insediamenti di imprese produttive, turistiche e del terziario. Per massimizzare l’effetto moltiplicatore delle risorse pubbliche a favore di operazioni di finanza innovativa e capitale di rischio per imprese e infrastrutture localizzate in Liguria, la Regione intende istituire un Fondo strategico regionale che opera con meccanismi di mercato e può contare sulla raccolta diretta di fondi.

Oltre che con risorse regionali, nazionali e comunitarie il Fondo potrà essere alimentato con i proventi delle dismissioni immobiliari della Regione e delle sue partecipate.

A regime il Fondo avrà una dotazione stimata in circa 60 milioni di euro in grado di generare un effetto leva pari ad almeno 300 milioni di euro e investimenti complessivi pari a 600 milioni.

La creazione del Fondo è accompagnata da un’operazione di trasformazione della Finanziaria Regionale per adeguarla alle nuove misure previste dal Growth Act.

Previsti strumenti per il supporto delle start up (esenzione totale Irap, premialità in bandi Ue, sostegno alla costituzione di laboratori e facility tecnologiche, promozione della collaborazione tra IIT e tessuto produttivo ligure).
Sul fronte della digitalizzazione: riduzione tempi e oneri per imprese e cittadini attraverso l’informatizzazione dei procedimenti amministrativi della Regione, degli enti strumentali e delle società regionali (bandi on line con piattaforma per la gestione dei fondi di finanziamento; light trade; fascicolo sanitario elettronico).

Agricoltura. Misure a favore del sistema delle imprese e dei territori del comparto agricolo forestale e della pesca finalizzate a facilitare l’adeguamento delle aziende agricole alle nuove esigenze produttive e del mercato, incentivare i giovani agricoltori nella titolarità di impresa,
aumento della dimensione fisica delle imprese.

Entroterra. Valorizzazione delle aree interne, integrando alla Strategia nazionale, focalizzata su trasporti, scuola e sanità, attraverso: finanziamento ad associazioni di piccoli Comuni, sviluppo di reti telematiche, sostegno alle permanenza dei piccoli insediamenti commerciali e artigiani.

Turismo. L’obiettivo prioritario è diffondere a livello internazionale le eccellenze turistiche della Liguria attraverso: il rafforzamento del marketing istituzionale con la ricerca mirata di mercati di nicchia e di qualità, l’offerta di servizi alberghieri e balneari con standard di qualità competitivi sui mercati internazionali, lo sviluppo delle conoscenze linguistiche degli addetti. A livello territoriale, la Regione rafforzerà la formazione turistica da parte di scuole alberghiere e istituti dedicati anche attraverso forme di partenariato pubblico/privato, promuoverà il riuso in chiave turistica di aree di grande pregio sulla base di progetti fattibili tecnicamente ed economicamente, migliorerà la mobilità regionale, anche attraverso la realizzazione di stazioni intermodali al servizio dei comparti crocieristico e turistico.

Cultura e spettacolo. Nuovi criteri per la concessione dei contributi basati su: capacità di fare “rete”, diffusione sul territorio regionale, capacità di incidere sullo sviluppo turistico ed economico della Regione. Svincolo dei contributi “per consuetudine” agli Enti, concessione in base a obiettivi raggiunti e progetti condivisi.

Formazione e lavoro. Collegare la programmazione formativa alle esigenze delle imprese, attraverso: tavoli di confronto obbligatori e periodici tra Regione e Imprese del territorio per programmare l’offerta formativa, semplificazione delle procedure di rendicontazione dei corsi di formazione professionale, con passaggio dai costi fissi ai costi standard, premialità per le aziende che attuano l’alternanza scuola lavoro nell’affidamento di appalti di fornitura, lavori o servizi, apertura ai privati nell’erogazione dei servizi al lavoro, interventi formativi per favorire le start up, servizio civile.

Ricerca e formazione universitaria. La Regione promuove l’eccellenza, il merito, l’innovazione scientifica e tecnologica e i metodi di didattica nei settori scientifici, attraverso: la revisione dei criteri di collaborazione con l’Università, Enti e Centri di ricerca; il potenziamento delle attività dell’Istituto Italiano di Tecnologie.

Infrastrutture, Liguria 2020: oltre gli appennini e le alpi. La Liguria sta rafforzando la cooperazione con Lombardia e Piemonte per restituire centralità al Nord Ovest come area di scambio, di traffico e di produzione nell’ambito dei due Corridoi Reno-Alpi e Mediterraneo della rete centrale europea dei trasporti. Il Terzo Valico dei Giovi e il raddoppio della linea ferroviaria Andora Ventimiglia; la gronda autostradale di Ponente; le opere a mare, i terminali logistici e le vie di accesso del sistema portuale ligure; il potenziamento dello scalo aeroportuale di Genova sono le principali opere che consentiranno alla Liguria di spezzare l’isolamento fisico che frena lo sviluppo dell’economia regionale da troppi anni.

Economia del mare. La Regione promuove: azioni di rilancio e internazionalizzazione delle imprese del settore nautico; lo sviluppo delle attività che assicurino al contempo un proficuo uso delle aree demaniali marittime; proposte per la creazione di una zona franca nell’area
portuale, intermodale e industriale di Genova in attuazione della Legge 12 luglio 1991, n.202.

Patrimonio edilizio. Misure per: incentivare il recupero, la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente pubblico e privato; la rigenerazione urbana, nel rispetto dei valori paesaggistici e delle normative di tutela ambientale e di efficienza energetica delle costruzioni; la valorizzazione del patrimonio pubblico e programmazione degli interventi di edilizia scolastica. Si promuove: il miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili residenziali pubblici e privati attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto e la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Sanità. Sviluppare la sanità ligure anche attraverso la crescita di servizi privati di eccellenza e la sinergia con l’industria di qualità a sostegno dei servizi sanitari anche in collaborazione con le università italiane e straniere, unitamente a un rigoroso sistema di verifica.

Stati Generali dell’economia, strumento di confronto sinergico tra Giunta e Partenariato con agenda priorità, verifica attuazione programmi, attuazione eventuali revisioni.

Il Growth Act destina risorse per 272 Milioni di euro:
Fondo Strategico regionale 60 Milioni di euro
Riduzione IRAP 25 milioni di euro
Fondi per le imprese 187 milioni di euro

Risorse che faranno da volano al PIL della Liguria per oltre 950 milioni di euro:

Fondo Strategico regionale 600 M€
Riduzione IRAP 100 M€
Fondi per le imprese 250 M€

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