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Sassello, ritorna la “Festa dell’Amaretto”

Ritorna nel fine settimana la Festa dell’Amaretto a Sassello, anche grazie all’impegno e alla volontà delle aziende dolciarie, della Camera di Commercio di Savona, e del Comune. L’amaretto morbido è storia e tradizione, ma è anche produzione industriale, occupazione (circa 200 addetti su un territorio con meno di 2 mila abitanti), importante voce nell’export della provincia e immagine di Sassello nel mondo.

La festa si articola su due giornate. Sabato 11, alle 21, al Teatro di Sassello, ci sarà il concerto di apertura de “I Liguriani”, che presentano uno spettacolo dove, attraverso la parola e i suoni, vengono evocate le immagini e i sentimenti della cultura e della storia ligure, di cui l’amaretto è parte da due secoli.

Domenica 12, in concomitanza con la giornata nazionale dei Paesi Bandiera Arancione del Touring Club (iniziativa di cui Sassello è stato apripista), si inizierà al mattino presso lo Stadio degli Appennini con la Prima Corsa dell’Amaretto (non competitiva a passo libero), che toccherà il Ponte Medievale e il Borgo prima di attraversare la Foresta della Deiva. Amaretti per tutti i partecipanti i premi in prodotti tipici per i vincitori.

Dopo la corsa, il centro storico si aprirà alla festa: gli stand delle aziende degli amaretti in piazza Concezione, dimostrazioni legate agli antichi mestieri artigianali per le vie del paese, un’Area del Ricordo gestita dal Segnalibro in Piazza Bigliati con interviste e presentazioni legate a chi ha lavorato per una vita nelle fabbriche degli amaretti e la “Città dei Bambini” a cura della Cascina Gran Bego in piazza della Santissima Trinità. Inoltre, saranno aperti il Museo dell’Amaretto (via dei Perrando) e il Nuovo Polo Museale.

“L’amaretto morbido, assieme ai funghi, è il nostro prodotto più importante – spiega il sindaco Daniele Buschiazzo -: veicola il nostro paese in tutto il mondo, ci promuove e attira molti turisti. Inoltre, dà lavoro a quasi 200 persone di Sassello e del comprensorio e questa è una ricchezza inestimabile. La ricetta originaria dell’amaretto, di Gertrude Dania, è datata 1860. L’amaretto, quindi, nasce proprio nel periodo in cui la siderurgia moderna soppiantava le vecchie ferriere: Sassello ne aveva addirittura sette, quante sono oggi le fabbriche dei dolci. La nascita dell’amaretto è stata dunque per noi una sorta di inconsapevole riconversione industriale d’altri tempi, che ha dato frutti di enorme valore e consolidati nel tempo”

Fattore economico di rilievo che è alla base della collaborazione avviata con la Camera di Commercio di Savona, la cui presenza intende sottolineare l’importanza delle attività promozionali a sostegno del territorio, delle produzioni e dei servizi di qualità. Su invito dell’Amministrazione comunale, la Camera di Commercio curerà l’organizzazione di alcuni laboratori di degustazione sul tema “Gli Amaretti: le eccellenze del Sassellese sposano i vini dolci e il chinotto di Savona”.

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