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“Sbloccare le opere pubbliche in Liguria”, le richieste di di ANCE

Alleggerire la pressione fiscale sulla casa, snellire la burocrazia, dire basta alle gare al massimo ribasso e sbloccare le 277 medio-piccole opere pubbliche da 226 milioni di euro, oggi ferme, ma immediatamente cantierabili in Liguria. Sono le 4 richieste al Governo Renzi, alla Regione Liguria e al Comune di Genova, avanzate stamani in una conferenza stampa dall’Associazione dei costruttori edili della Provincia di Genova. Quattro pilastri su cui “ricostruire la ripresa”.

“Dal 2007 al 2014 l’Italia ha perso quasi 10 punti di Pil, come nel corso della Prima guerra mondiale, l’edilizia ha perso 529 mila posti di lavoro diretti, 800 mila considerato l’indotto”, sottolinea il presidente di Ance Genova Filippo Delle Piane. “Il prelievo fiscale sulla casa in Italia è passato dai 9 miliardi di euro del 2011 ai 26 miliardi del 2014, uno Stato che triplica in tre anni il prelievo sulla casa colpisce in modo forte l’edilizia, in una situazione di emergenza la casa è stata usata dal Governo come bancomat. Ma oggi ci sono dati che dimostrano che il Paese può ripartire dall’edilizia, è necessario che il Governo ce lo dimostri”. Ance sottolinea che “nel corso del 2014, dopo nove trimestri consecutivi di calo delle abitazioni compravendute, a Genova c’è stato un incremento del 15% delle compravendite rispetto al 2013.

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