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StopFlood, parte da Savona la sfida per limitare e fermare i danni delle alluvioni

Parte dalla provincia di Savona la sfida per limitare e fermare i danni delle alluvioni. Il nome, tradotto letteralmente, è già significativo: “fermare gli allagamenti”. È infatti questo il principale obiettivo di StopFlood, società con sede operativa in provincia di Savona, a Cairo Montenotte, frutto dello spirito imprenditoriale di Massimo e Carlo Vaccari – già leader nel settore dei mattoni per l’edilizia, quindi protagonisti della sfida della discarica sostenibile “La Filippa” di Cairo Montenotte – con il contributo dell’ingegnere idraulico Pietro Misurale, i quali hanno messo a punto un innovativo sistema anti-alluvione, quanto mai necessario, anche sul territorio, a causa del costante aumento del fenomeno in Italia e in Europa, spesso con conseguenze nefaste.

La finalità del progetto StopFlood è ridurre i danni alle persone e alle cose conseguenti agli allagamenti. “Abbiamo riunito competenze ingegneristiche e industriali per rivolgerci alle aziende, agli enti pubblici e ai privati con specifiche barriere antiallagamento”, afferma Carlo Vaccari, amministratore unico della società. Il sistema prevede l’uso di una griglia, un pozzetto o entrambi, a seconda del tipo di presidio antialluvione o di barriera antiallagamento, che intercettino l’acqua; quando l’evento piovoso diventa più intenso, viene intercettata più acqua rispetto a quella che viene scaricata nelle acque bianche: scatta così l’emergenza, e si attiva automaticamente il sollevamento delle barriere. In contemporanea, parte un lampeggiante, un avvisatore acustico e, opzionalmente, un’allerta alla protezione civile. A emergenza finita, le barriere antialluvione ritornano automaticamente nella loro sede iniziale.

Già definitivi i prototipi Vertical e Lateral, pensati per durare nel tempo con una manutenzione limitata e, come definito dai responsabili del progetto, “sostenibili, in quanto non creano nessun pregiudizio alle future generazioni”: nessun tipo di energia viene utilizzata per il loro meccanismo, solo la forza dell’acqua, e senza alcun impatto visivo al di fuori della fase emergenziale. “Il modello Vertical è pensato per nuovi progetti urbani oppure per centri commerciali, presidi industriali, arginature fluviali e torrentizie, box, metropolitane”. L’ultima introduzione invece si chiama Slim: interamente progettato dal team interno di Ricerca e Sviluppo a Cairo Montenotte – laboratorio e due simulatori per le prove sul campo e la raccolta dei dati scientifici – risulta simile alla Vertical, ma più sottile e richiede una profondità meno impegnativa, realizzata interamente in acciaio, si presta per negozi o piccoli varchi perché occorrono interventi murari contenuti.

L’impegno di Stopflood viene riconosciuto anche dal territorio e dalle istituzioni. Recentemente, la sede di Cairo Montenotte ha ospitato il convegno “Alluvioni? Monitoraggio, informazione e prevenzione. La soluzione integrata di tre realtà liguri”, promosso dall’Ordine Professionale degli Ingegneri della Provincia di Savona, dedicato a modelli idrologici e idraulici per l’identificazione delle aree soggette a rischio d’inondazione, alla mappatura del rischio d’inondazione e i suoi aspetti normativi, e agli aspetti assicurativi nella gestione del rischio d’inondazione. Un convegno, organizzato dal Presidente dell’Ordine Ing. Prof. Fulvio Ricci, al quale sono intervenuti la Prof. Ing. Angela Celeste Taramasso e il Prof. Ing. Giorgio Roth, cui hanno partecipato anche il Sindaco di Cairo Montenotte Fulvio Briano e l’Assessore all’Ambiente della Provincia di Savona Santiago Vacca.

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