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Crollo ponte, Berta (UISV): “Occorre fare bene e in fretta per evitare che il ponente resti isolato”

“Bisogna fare bene e in fretta. Perché il rischio è che il ponente sia visto come un posto non raggiungibile”.

Il grido d’allarme è di Alessandro Berta, direttore dell’Unione degli Industriali della provincia di Savona, nei giorni scorsi ospite di Primocanale, in merito alle conseguenze del crollo del ponte Morandi di Genova.

“Chi deve raggiungere il nostro territorio con mezzi pesante compie un percorso che complessivamente ammonta a 110 chilometri in più con pesanti costi sui bilanci. Come imprese e come territorio non possiamo attendere tempi lunghi. L’auspicio è che i dissidi siano messi da parte e prevalga lo spirito costruttivo perché le aziende non possono reggere simili disagi per più di un anno. La nostra area di crisi? Aver certificato la Valbormida come zona in cui investire è vantaggiosa fiscalmente risulta una grande opportunità, ovviamente, necessario è essere bravi a non inficiare il risultato raggiunto con le conseguenze di mancati collegamenti viari”, ha aggiunto Berta.

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