“Bene l’apertura del Ministero dei Trasporti verso la possibile restituzione delle risorse per la manutenzione delle strade provinciali per gli anni 2025 e 2026, tagliate nel Decreto Milleproroghe, ma ora è fondamentale che dalle parole si passi ai fatti. Le imprese del settore costruzioni, i lavoratori e i cittadini della provincia di Savona hanno bisogno di risposte concrete e di certezze per garantire la sicurezza delle infrastrutture e lo sviluppo del territorio”. È questo il commento di Massimo Baccino, presidente di ANCE Savona, relativamente all’esito del tavolo di confronto tra Ministero dei Trasporti, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Province e Comuni.
A fronte di un taglio che a livello nazionale si attesta intorno a un miliardo e 800mila euro in meno in tre anni, la Provincia di Savona perderebbe 4 milioni e 116 mila euro degli 8 milioni e 575mila a disposizione dal 2025 al 2028, ovvero il 50% netto delle somme previste. Un taglio insostenibile, anche tenendo conto che fanno capo alla Provincia di Savona oltre 750 km di rete viaria, in particolare nelle aree interne, dove la viabilità è già fragile e soggetta a gravi fenomeni di dissesto idrogeologico. Una situazione che rischia di peggiorare drasticamente in assenza di nuovi appalti e investimenti, con ricadute dirette sul piano economico, occupazionale e sociale.
“I tagli alla manutenzione stradale non sono un problema solo per le imprese del settore costruzioni – continua Massimo Baccino – ma rappresentano un danno strutturale per l’intera provincia. Significa mettere a rischio posti di lavoro, bloccare l’attività di aziende locali che da anni operano con professionalità in questo ambito e aggravare ulteriormente il degrado delle infrastrutture, in particolare nelle aree interne, dove la viabilità è già fragile. Non possiamo permettere che l’entroterra savonese venga ulteriormente isolato, soprattutto in un territorio soggetto a gravi fenomeni di dissesto idrogeologico, dove la prevenzione e la manutenzione sono una necessità e non un’opzione”.
ANCE Savona sottolinea ancora come i mancati appalti abbiano un effetto domino: peggioramento della sicurezza stradale, rallentamento della mobilità di residenti e imprese, incremento dell’isolamento delle comunità periferiche e, in prospettiva, un arretramento complessivo del territorio. “Il rischio concreto – conclude il presidente di ANCE Savona – è che, anziché colmare i divari territoriali, si finisca per accentuarli. I tagli colpiscono dove c’è più bisogno di presidio, manutenzione e investimenti: nelle zone meno centrali, nelle vallate dell’entroterra, nei comuni già penalizzati dallo spopolamento. È lì che
l’assenza di interventi può causare danni irreversibili”.