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Liguria, saldi positivi per imprese giovanili, femminili e straniere nel 2° trimestre 2016

Nel secondo trimestre 2016 i saldi tra iscrizioni e cessazioni di imprese liguri giovanili, femminili e straniere (*) risultano ancora positivi anche se in lieve calo rispetto al 2015, ad eccezione delle imprese under 35 che si stabilizzano su valori molto simili.

Diverso lo scenario per le imprese femminili se si esaminano i dati da inizio anno, che rispetto alle altre tipologie risultano maggiormente penalizzate dalle numerose cancellazioni registrate tradizionalmente nel primo trimestre.

* Sono considerate imprese giovanili l’insieme delle imprese in cui la partecipazione delle persone “under 35” risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite; imprese femminili l’insieme delle imprese la cui partecipazione di genere risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite; imprese straniere l’insieme delle imprese in cui la partecipazione di persone non nate in Italia risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite.

Nel panorama nazionale, la Liguria si riconferma al 2° posto per tasso di imprenditorialità straniera, subito dopo la Toscana, mentre per quanto riguarda le imprese “rosa” e quelle giovanili si colloca nella parte più bassa della classifica (15° posto): le imprese femminili perdono 1 posto mentre ne guadagnano 1 quelle giovanili.

Dall’analisi settoriale emerge che i comparti in cui i giovani preferiscono cimentarsi, commercio e costruzioni (rispettivamente incidenti per il 26,0% e 24,8% sul totale delle attività), registrano una contrazione rispetto allo stesso trimestre del 2015, più lieve per le attività commerciali (-0,7%) rispetto all’edilizia (-7,6%).

Le donne si concentrano nelle attività commerciali (in lieve flessione, -1,8%) e nelle attività turistiche (+1,8%).

Per quanto riguarda, infine, l’imprenditoria straniera il settore prevalentemente scelto per avviare un’attività è quello delle costruzioni, quasi il 40% sul totale, seguito dal commercio: per entrambi i comparti le registrazioni sono aumentate, rispettivamente dell’1,3% e del 5,2%.

Tra le persone registrate la nazionalità più numerosa resta quella albanese (il 14,3% degli stranieri), seguita da quella marocchina (13,0%) e rumena (7,8%).

Gli addetti delle imprese giovanili, riferiti al 1° trimestre 2016, si riducono ulteriormente del 2,4% rispetto allo stesso periodo del 2015, e ammontano a 20.378 unità (rappresentano il 4,8% del totale degli addetti).

In lieve ripresa gli addetti delle imprese femminili, +0,7%,: a marzo 2016 se ne contano 72.355 e rappresentano il 16,9% del totale degli addetti.

Le imprese straniere sono le uniche che, nell’arco di tempo considerato, continuano gradualmente a veder crescere il numero di addetti, a parte una lieve flessione nel 2013: tra marzo 2015 e 2016 sono cresciuti del 6,5% raggiungendo quota 27.458 (il 6,4% del totale degli addetti).

DATI PROVINCIALI SAVONA

In provincia di Savona saldi positivi per le imprese giovanili, femminili e straniere, rispettivamente +94, +30 e +45 unità, anche se in calo rispetto al 2° trimestre 2015, eccezion fatta per le imprese “rosa” che hanno registrato un lieve miglioramento.

L’incidenza % delle imprese giovanili e femminili si è leggermente ridimensionata nel corso del periodo considerato, mentre le imprese straniere hanno superato il 10% del totale delle imprese attive nel territorio provinciale: l’Albania è il paese estero di origine più presente sul territorio (il 30% del totale degli stranieri), l’86% dei quali occupato nel settore edile.

Anche in provincia di Savona gli imprenditori stranieri si concentrano nel settore edile (il 49,6%), segue il commercio (23,7%); stesse scelte per le imprese giovanili (28% e 21,5%) mentre le imprese femminili si concentrano nelle attività commerciali (27,4%) e in quelle turistiche ( 17,5%).

Tra il 2012, anno di maggior dinamismo, e il 2015 le imprese giovanili savonesi “perdono” 1.560 addetti, le imprese femminili quasi 4 mila mentre le imprese straniere ne guadagnano 181.

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