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È Fabiano Gollo il neo presidente dei Giovani Imprenditori liguri

“La mia visione per il Comitato Regionale Ligure Giovani Imprenditori è quella di un’organizzazione che promuove l’innovazione, la collaborazione e la crescita”, dichiara Fabiano Gollo, eletto neo presidente del Comitato Regionale Ligure Giovani Imprenditori.

Trentatre anni, laureato in economia aziendale, l’imprenditore è amministratore e responsabile commerciale in ICA Imballaggi, azienda di famiglia, nella quale, con moderne tecnologie, vengono progettati e realizzati imballaggi e soluzioni in cartone per numerosi settori. Già vice presidente del gruppo Giovani dell’Industria di Savona, in ambito associativo, si occupa dell’organizzazione di uno degli eventi più importanti per i Giovani Imprenditori Italiani, ovvero, il convegno nazionale che si tiene ogni anno a Rapallo e Santa Margherita.”

Tutte le più recenti ricerche prodotte da autorevoli istituzioni (Banca d’Italia, Studio Ambrosetti) evidenziano come il 2022 sia stato per la Liguria un anno decisamente positivo con un pil in netta crescita che si riflette anche nell’aumento dei posti di lavoro riaffermando le grandi capacità e la resilienza dell’imprenditoria regionale. Notizie positive anche dal calo dei neet, quei giovani che non studiano e non lavorano che potrebbero costituire una strepitosa risorsa a fronte del problema rappresentato da una demografia calante e un invecchiamento record della popolazione regionale. Tenendo conto di questo scenario a luci ed ombre, il mio programma pone al centro la Liguria e le sue potenzialità inespresse attraverso una visione basata su cinque pilastri fondamentali”, prosegue Gollo.

Al centro dell’agenda ci sono così il miglioramento della logistica e della viabilità, la Liguria come hub portuale, la valorizzazione delle eccellenze liguri, l’innovazione con particolare riferimento al ruolo dei giovani, il passaggio generazionale e la crisi demografica.

Questa l’analisi del neo presidente: “Il rilancio e l’ulteriore sviluppo del territorio non può che passare dalle numerose infrastrutture fisiche e digitali di cui la Regione necessita. Molti sono i progetti avviati anche grazie ai fondi del Pnrr, altri ancora mancano all’appello e attraversare la regione da ponente a levante è oggi e sarà, nel breve termine, ancora un calvario. La Liguria ha una posizione geografica strategica che la rende un punto di riferimento per lo smistamento delle merci provenienti da tutto il mondo verso l’Europa. È fondamentale valorizzare e potenziare questa vocazione, investendo in infrastrutture portuali all’avanguardia e in servizi efficienti. L’obiettivo deve essere creare un ecosistema innovativo che favorisca la trasferibilità delle tecnologie, la crescita numerica e qualitativa di diplomati e laureati liguri in discipline tecniche e la nascita di nuove imprese ad alto valore aggiunto. L’innovazione è il motore della crescita imprenditoriale. Come affermato in un recente studio del Censis agevolare fiscalmente o con differenti bonus regionali e incentivazioni le classi di età utile a ripopolare e ringiovanire la nostra regione potrebbe rappresentare un efficace strumento da affiancare a politiche di più lungo periodo. Credo fermamente che, lavorando insieme, possiamo trasformare la Liguria in una regione all’avanguardia, capace di affrontare le sfide del futuro con determinazione e successo”.

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