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Emergenza infrastrutture, il turismo della provincia di Savona chiede i danni ad Autostrade

Le categorie del turismo del territorio della provincia di Savona chiedono i danni ad Autostrade per il caos che ha colpito le infrastrutture liguri negli ultimi mesi. In campo Unione Provinciale Albergatori, Federalberghi, Sindacato Italiano Balneari, Confesercenti e Faita, che annunciano una battaglia legale a tutela delle categorie del turismo, già impegnate a fronteggiare una stagione estiva difficile per il Covid e le sue conseguenze. Primo passo, la diffida consegnata a Ministero dei Trasporti e Autostrade, a cura dello studio legale Cuocolo:

Oggetto: Manutenzioni rete autostradale Liguria – Diffida

PREMESSO

  • che la situazione di pressoché totale inutilizzabilità della rete autostradale ligure, dovuta ad una straordinaria concentrazione di lavori di manutenzione, sta pregiudicando diritti fondamentali dei cittadini liguri e di tutti coloro che desiderino recarsi in Liguria;
  • che la predetta situazione di enorme disagio sta disincentivando i flussi turistici verso la Riviera savonese, proprio nella stagione di maggiore richiamo, anche a causa degli aumentati rischi correlati alla sicurezza nel trasporto;
  • che quanto sopra esposto sta causando un rilevantissimo danno alle attività economiche di tutta la regione Liguria e, per quanto qui specificamente interessa, a quelle turistico-ricettive e correlate presenti nella Riviera savonese;
  • che, nello specifico, la situazione di enorme disagio sopra descritta ha causato e tuttora sta causando un gravissimo danno alle imprese associate alle categorie esponenti, sotto forma – tra l’altro – di cancellazione di prenotazioni già effettuate, mancate prenotazioni e danno all’immagine;

CONSIDERATO

  • che le predette attività di manutenzione non sono state concordate con le istituzioni territoriali né con le associazioni di categoria né con altri rappresentanti del territorio;
  • considerato che, ad oggi, non è nemmeno stata resa nota una programmazione credibile delle chiusure autostradali ed una data di ultimazione dei lavori, impedendo quindi una riorganizzazione dei servizi turistici;
  • considerato che la gestione della rete autostradale, ancorché incentrata su un rapporto contrattuale, integra un servizio pubblico essenziale e che tale servizio è strumentale alla piena realizzazione di primari diritti fondamentali della collettività (tra questi, in particolare, la libertà di iniziativa economica);
  • considerato che non vi sono stati fatti o eventi imprevedibili tali da giustificare un simile programma di manutenzioni e che pertanto la situazione attuale è interamente addebitabile ad una carente (o inesistente) programmazione dei lavori nei mesi e negli anni passati.

In considerazione di tutto quanto sopra,

SI DIFFIDANO

l’Autorità concedente e la Società concessionaria a voler fornire immediatamente e comunque non oltre cinque giorni:

  • un programma dettagliato delle manutenzioni programmate con una chiara indicazione della data di termine delle manutenzioni e delle conseguenti chiusure di tratti della rete autostradale;
  • una proposta di misure compensative (ad esempio, finanziamento di campagne pubblicitarie o simili) a favore delle categorie esponenti, che consentano un ristoro almeno parziale del pregiudizio subito.

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