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L’andorese Francesco Guardone, chef degli hotel di lusso della Costa Smeralda

Dalla pittoresca Conna, frazione di Andora, alla celeberrima Porto Cervo, frazione di Arzachena. Un salto di oltre trecento chilometri, o meglio, di circa 180 miglia marine. È la distanza tra la Riviera dei Fiori e la Costa Smeralda, due realtà separate dal mare, ma unite da quella che rappresenta una vera e propria eccellenza del territorio: Francesco Guardone, chef andorese, da quasi trent’anni a capo delle brigate di cucina di alcuni dei resort di lusso più famosi ed esclusivi al mondo.

Dopo venticinque anni al lavoro per l’Hotel Cala di Volpe, oggi Guardone è executive chef dell’Hotel Pitrizza, albergo appartenente alla stessa catena (Luxury Collection Hotel), a Porto Cervo. Due istituzioni del lifestyle della Costa Smeralda, tra le mete più frequentate da vip e celebrità provenienti da tutte le latitudini. Andorese doc, dopo la scuola alberghiera ed esperienze sul territorio della riviera, in piccoli alberghi da Laigueglia a Diano Marina,

Guardone ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla sua passione, puntando sempre più in alto.

“Dopo aver svolto il servizio militare, ho capito che la cucina era il mio mestiere”, racconta.

E per fare carriera in questo settore, non c’è niente di meglio che lavorare negli alberghi a cinque stelle. Non solo Costa Smeralda e Sardegna: anche Saint Moritz, Cortina d’Ampezzo, Courmayeur, Gstaad. L’apice in termini di qualità dell’offerta e di ospitalità. Una lunga carriera ad altissimi livelli, a capo di brigate composte da oltre quaranta cuochi, alle prese con le richieste e le esigenze di centinaia di clienti, ogni giorno, più volte al giorno. Lavoro delicato, a tratti molto stressante.

“La mia filosofia è accontentare il cliente”, spiega lo chef originario di Conna. “La nostra forza è che non diciamo mai di no: quello che vuole l’ospite, per noi, è legge. A prescindere dalle nostre idee o dai nostri gusti: se il cliente chiede qualcosa, dobbiamo cercare in tutti i modi di venirgli incontro e soddisfare la sua richiesta”.

A deliziare i palati di migliaia di persone, nel corso dei decenni, ci ha pensato la sua prelibata cucina.

“Mediterranea, semplice, genuina, con un respiro internazionale”, afferma Guardone. Con una particolare attenzione anche per la sua terra d’origine: dal pesto alla farinata, dall’olio ad altri sapori tipici liguri. “Il basilico arriva da Andora, l’olio è di Imperia. Ho persino fatto impazzire il nostro fornitore di verdure per avere le zucchine trombette: da quelle parti non le conoscevano”, racconta divertito lo chef.

Il quale, nonostante i decenni trascorsi nelle cucine dei resort di lusso della Sardegna, mantiene sempre un forte legame con la sua città e con il ponente ligure.

“Ad Andora ritorno ogni anno. Qui sono cresciuto, ho i miei amici e la mia famiglia. Sono legato al mio territorio, dove torno volentieri, per passeggiare per la riviera, e fare lunghi giri in bicicletta, la mia seconda passione”.

(anche sul numero 02 de “L’Informatore Andorese”, maggio 2016)

 

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