Seconda tappa dei giovani di Fabbriche Aperte® nel mondo marittimo dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Questa volta tappa a Vado Ligure con le classi 2A e 2C dell’Istituto Comprensivo Savona IV in data 10 aprile 2025.
Nel 2016, a seguito della riforma della portualità italiana, è nata l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, con il compito di coordinare il primo polo portuale italiano, che comprende i bacini portuali di Vado Ligure, Savona, Pra’ e Genova. I porti di Savona e Vado Ligure, così come quelli di Genova e Pra’, sono caratterizzati da fondali profondi, un rapido collegamento con le principali autostrade, ottimi collegamenti ferroviari con i mercati del Nord Italia e dell’Europa, e aree retroportuali adatte per insediamenti logistici e produttivi.
Nel 2023, i porti di Genova e Savona hanno movimentato 63,7 milioni di tonnellate di merce e 2,7 milioni di Teu (equivalenti a container da 20 piedi). Nei primi 10 mesi del 2024, si è registrata una crescita del traffico merci pari al +2,7% rispetto all’anno precedente e un lieve calo dei passeggeri (-2,9%). I bacini di Savona e Vado Ligure costituiscono uno dei motori dell’economia della provincia savonese, con oltre 8000 addetti diretti, indiretti e indotti.
Da dicembre 2019 è operativo il nuovo terminal per i contenitori Vado Gateway, che, con una banchina lunga 700 metri e una profondità di accosto fino a 22 metri, consente di ospitare le più grandi navi in circolazione portando con sé ricadute positive per l’economia locale. L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, che ha pubblicato il suo primo bilancio di sostenibilità nel novembre 2022, è fortemente impegnata nella prevenzione e riduzione dell’impatto ambientale derivante dalle attività portuali. Tra i suoi principali obiettivi, figurano: l’elettrificazione delle banchine per la crocieristica, che consentirà alle navi ormeggiate di spegnere i motori e ridurre così le emissioni di rumore e gas di scarico; lo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie per promuovere l’intermodalità; il miglioramento dell’efficienza energetica; l’incremento dell’uso di fonti rinnovabili; il monitoraggio delle acque per prevenire la diffusione di agenti inquinanti; la prevenzione della dispersione di polveri durante la movimentazione della merce; l’ottimizzazione della raccolta differenziata e della gestione dei rifiuti prodotti nei porti.